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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

CAMBIARE LE REGOLE

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Bambina - Queen's Day (2013) Il fare è secondario all'essere. Se l'obbiettivo è realizzare lo stato di testimonianza e penetrare in profondità nel senso dell'essere, sganciandosi dai vincoli della memoria e delle convenzioni sociali, allora ciò che poi nascerà da quel luogo primordiale non saremo più costretti a misuralo attraverso i codici della cultura e del pensiero del mondo. Sarà un creare libero e spensierato come il gioco di un bambino. E proprio come fa un bimbo, si cambieranno le regole in tavola, si aggiusterà il gioco lasciandoci guidare da una voce interiore e rifiutando ogni tipo di competizione e di conflitto. Così il fare potrà diventare qualcosa di cerimoniale, la normale espressione dell'essere, senza cadere però nella convenzione della ritualità. Rimarrà l'omaggio all'esperienza; un'immagine, un ricordo, o più semplicemente una traccia.

SENSAZIONI

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Rudere di Sant'Ilario (2016) Ci sono luoghi in cui le sensazioni sono forti ed il guardare diventa preghiera. Sono quei luoghi che evocano il silenzio, che non è solo il punto d'arrivo ma anche quello di partenza di ciò che è manifesto, che per quanto illusorio sia, è comunque imprescindibile dalla realtà. Il reale si mostra infatti solo dopo la caduta del falso. L'altalenarsi di stati di sonno e di veglia, di piena consapevolezza ed illusione, di vita e di morte, in una condizione di apparente dualismo, è forse l'ultima esperienza prima della dissoluzione nell'Assoluto. Finché apparteniamo ad uno stato di movimento, è bene riconoscere le basi su cui si poggiano le manifestazioni. Il silenzio come crogiolo dell'espressione.