Un'esplorazione del piacere visivo che va oltre l'estetica classica e l'alta definizione. Saper vedere è una qualità divina innata. Scoprire la bellezza in ogni luogo rimuovendo dai nostri occhi le bende della conoscenza indotta. Guardarsi attorno in modo nuovo, unico, è anche un gesto di devozione nei confronti della Creazione. Il cromatismo binario è l'unico linguaggio a cui mi appello. Ho bisogno di linee e forme ben definite per trovare quello che cerco, così il bianco e nero mi viene incontro. Dove il normale non è affatto scontato, allora avviene il miracolo della scoperta: la presenza della mia fotocamera è un'anomalia della casualità... forse. Spezzetto il mondo e recito preghiere. Questo è il mio incedere nell'universo della fotografia lungo il confine sottile tra il pensare e il lasciare accadere. 5a. Barca intrappolata nel ghiaccio – Utrecht 2019 Ispirato dal freddo che blocca ed impedisce, provo a descrivere la mia sensazione di confinament
Ombre su chiesa - Ascoli Piceno (2019) La fotografia è spesso una pratica aggressiva e perciò generatrice d'ombra. Per poterla praticare con gentilezza, c'è bisogno di grande attenzione, profonda consapevolezza e desiderio d'amare. Solo così possiamo trasformare il gesto fotografico predatorio in un gesto che genera luce. Dal progetto-libro: L'Ombra della Luce
Disegno urbano (1) - 's-Hertogenbosch 2020 Il bombardamento sensoriale della città suggerisce infinite scritture di luce. Nelle giornate di sole, le ombre sono una presenza da non sottovalutare, perché influenzano l'armonia dell'immagine alla stessa maniera degli accostamenti cromatici. Mi piace sondare i limiti del caos. Quante distrazioni posso includere in un'immagine prima di creare disordine? Quanti e quali colori posso abbinare? Quante ombre? Comporre disegni urbani è uno dei miei giochi preferiti. Dal progetto-libro: L'Ombra della Luce