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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

DEVOZIONE

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Ancora Amsterdam - Amsterdam (2019) Il mistico indiano Ramana Maharshi ci insegna che "tutte le azioni, se compiute disinteressatamente e con l'aiuto dei tre mezzi purificati (corpo, linguaggio e mente) nell'assoluta devozione del Signore, diventano le azioni stesse del Signore". Ne consegue che ogni processo creativo disinteressato può a sua volta diventare una forma di devozione. Per questo motivo considero il mio errare alla ricerca di immagini, in contemplazione e in armonia con il Manifestato, una forma di preghiera.

ESPERIENZA-PERFORMANCE

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Partecipare - Imola 2019 La mia idea di street-photography è quella di un'esperienza-performance sempre nuova. Ogni uscita è un evento meraviglioso consacrato alla pratica creativa. Se alla base di questo intento vi sono qualità come la verità, il senso di comunione e il desiderio di vincolare il proprio vedere a quello del lettore delle immagini raccolte, allora questa uscita-performance è il messaggio stesso, la messa in scena, il senso ultimo del mio fotografare. 

RICERCA

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Ulivo Toscano - Fiesole (2019) La mia è la ricerca di uno stato creativo non vincolato all'"io" e al "mio", una condizione di totale identificazione con il tutto dove il particolare è imprescindibile dalla totalità. Si crea e basta, e questo è da tenere sempre bene a mente. 

UN VEDERE DEMOCRATICO

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Apparizioni in Sequenza - Ronciglione (2019) In Egglestone ritrovo le mie idee sulla potenzialità visiva. La sua ossessione per lo scontato, il suo istinto per le tecniche d'inquadratura, quei colori saturi e ribelli, tutto sembra voler gridare al miracolo della creazione. Se per un istante il testimoniato e il testimone entrano in simbiosi, rivelando l'inganno dualistico, qualsiasi rappresentazione che ne deriva può trasformarsi in arte. Uomo complesso e, come tutti i grandi artisti, esposto alle insidie dell'ego, trova la via della comprensione attraverso l'osservazione imparziale del manifestato. Lui stesso lo definisce un "vedere democratico", libero e senza pregiudizi. 

IL FOTOGRAFO GENTILE

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Carlijn - Ronciglione (2019) Ogni grande fotoreporter ci insegna che è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia con i soggetti da ritrarre se vogliamo portare a casa un lavoro equilibrato e il più possibile attinente alla realtà. Questo paradigma vale però solo per un certo tipo di fotoreporter. La fiducia tra il fotografo e il soggetto porta a risultati specifici, che necessitano di altrettante letture. Ma se invece di entrare in punta dei piedi nella scena di ripresa ci buttassimo con prepotenza, che cosa accadrebbe? Provocheremmo delle reazioni impreviste, probabilmente poco piacevoli. Creare un'azione di disturbo irriterebbe il soggetto, lo farebbe probabilmente infuriare, e questa reazione andrebbe a disegnare un'immagine sul nostro supporto che potrà richiedere una specifica interpretazione. Mi viene da pensare ai grandissimi Weegee e Martin Parr. La loro fotografia così invasiva, ingombrante e opportunistica ha dato alla luce opere che sono dei veri pugni allo

POTENZIALITÀ VISIVA = POTENZIALITÀ DIVINA p.5

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Un'esplorazione del piacere visivo che va oltre l'estetica classica e l'alta definizione. Saper vedere è una qualità divina innata. Scoprire la bellezza in ogni luogo rimuovendo dai nostri occhi le bende della conoscenza indotta. Guardarsi attorno in modo nuovo, unico, è anche un gesto di devozione nei confronti della Creazione. Il cromatismo binario è l'unico linguaggio a cui mi appello. Ho bisogno di linee e forme ben definite per trovare quello che cerco, così il bianco e nero mi viene incontro. Dove il normale non è affatto scontato, allora avviene il miracolo della scoperta: la presenza della mia fotocamera è un'anomalia della casualità... forse. Spezzetto il mondo e recito preghiere. Questo è il mio incedere nell'universo della fotografia lungo il confine sottile tra il pensare e il lasciare accadere. 5a. Barca intrappolata nel ghiaccio – Utrecht 2019 Ispirato dal freddo che blocca ed impedisce, provo a descrivere la mia sensazione di confinament

LA FORZA DEL DETTAGLIO

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Dettaglio di fontana - Ronciglione (2019) Nei dettagli in cui m'imbatto a volte guardandomi attorno con un teleobiettivo a focale fissa, ho spesso la fortuna di udire il sussurro della divinità che tutto permea. È così che il gioco delle forme e dei contrasti si colora di nuove mistiche interpretazioni. Tutto è opera della mente, è ovvio, ma lasciare che il manifestato metta in mostra il suo teatrino quotidiano, con tramonti, riflessi e arcobaleni, è già una valida ragione per aprire gli occhi la mattina e gettarsi a braccia aperte incontro alla vita.  Ecco di cosa si occupa la mia fotografia: trasformando la pratica in rituale liturgico, lascio tracce del mio osservare. Del significato di ogni singola immagine non m'importa granché. Forse il rituale ha un senso, ma solo se spontaneo e pieno di devozione.  La fontana principale del giardino di Villa Lina, a Ronciglione, è un'opera scultorea ricca di simbolismi. Le fotografie non le fanno mai grazia, forse per via

SENTIRE UNA FOTO

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Sensazione di verde - Comacchio (2019) Nella famosa foto "The Steerage" di Alfred Stieglitz, quella scattata nel 1907 sulla nave da crociera SS Kaiser Wilhelm II, si rileva, leggendo le parole dello stesso autore, una situazione di "momento ricevuto" o "momento in attesa", così diversa dalla retorica bressoniana del "momento decisivo". Stieglitz ha questa visione mentre sosta sul ponte della nave che lo sta riportando in Europa, così corre a prendere la fotocamera che si trova nella sua cabina, col timore che nel frattempo gli elementi chiave di quell'immagine (l'uomo col cappello di paglia e la donna col bambino) possano spostarsi e rovinare l'equilibrio della scena. Invece, al suo ritorno, tutto è esattamente come lo ha lasciato, quasi che la fotografia fosse rimasta ad aspettarlo. In questa vicenda ci vedo molto della fotografia mindful. Vi è un altro episodio della vita di Stieglitz che, a mio parere, nasconde una compone

ESTATE PER SEMPRE

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Ancora Estate - Pescara (2019) L'estate è il periodo in cui si fotografa di più. L'abbondanza di occasioni e di luce ci ispira a raccontare storie con la nostra fotocamera, in un rituale che ricorda un po' quello degli animali che vanno in letargo. Queste immagini ci terranno compagnia nelle grigie giornate invernali che ci aspettano, ricordandoci il calore del sole, il sapore del mare e la sensazione della sabbia sotto i piedi. La fotografia cristallizza una scena che diventa ricordo, e il ricordo suscita sensazioni che sono solo immaginiate, ma che al pari di quelle vere, scatenano emozioni. Riguardando questa immagine, rievoco tutta la magia di quel pacato girovagare alla ricerca di storie da rinchiudere in un frammento di eternità, quel lento incedere tra le vite degli uomini per raccogliere le tracce del loro passaggio. Nell'approssimarmi a questo uomo appoggiato alla sua bicicletta, ad esempio, ho avuto la netta sensazione di partecipare ad una danza in cui tu

SAPIENS p.5

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Come i nostri progenitori che lasciavano impronte sulle pareti delle caverne, i sapiens moderni continuano a lasciare tracce del loro cammino in mondi più o meno virtuali. Un fotografo li aiuta a rimanere aggrappati nella storia immaginata della realtà, grazie a quadri che ricordano, in qualche modo, delle effigi rupestri contestualizzate in paesaggi moderni. I soggetti, proprio per la loro voglia di lasciare un segno, si stagliano sempre ben definiti anche nel caos che li circonda. Dove mancano questi protagonisti, non possiamo ignorare il loro intervento sul territorio, quell'irrefrenabile desiderio di testimoniare la loro esistenza. Siamo quello che siamo per colpa o per merito della nostra smania di raccontare storie, e in un mondo in cui queste storie sono diventate le fondamenta su cui costruiamo le nostre vite, terribili, meravigliose e immaginifiche, che male potrebbe fare una storia in più o in meno? 5a. Cortile di casa – Utrecht 2019  Nello sporgermi verso l&