BISOGNO DI CONOSCERSI

Berlino - Selfie al muro (2014)

Forse il selfie è il sintomo di un'ultima disperata ricerca della propria identità, un grido d'aiuto silenzioso che esclama “Eccomi, sono io. Sono qui!” Con la forza della disperazione in milioni ci puntiamo addosso l'obbiettivo, un gesto che ricorda morbosamente il suicidio, e sfiorando il "grilletto" catturiamo quello che poi crediamo ci rappresenti: un corpo e un volto incorniciati entrambi in un tempo e in un luogo specifico, magari con qualcuno. “Si, questo sono io...” è la reazione in automatico. L'inganno. 
Ma al di là delle false identificazioni il bisogno rimane. È ciò che ci muove, che da' un senso a tutto il resto, la spinta verso un auto-conoscenza. E questo bisogno reclama una risposta, perché è sempre la domanda che crea la risposta, nel gioco della conoscenza acquisita, imprestata o venduta. Oltre lo schema domanda-risposta vi è la realtà, inalterabile ed assoluta. Il suo raggiungimento passa proprio attraverso queste false identificazioni e questa conoscenza acquisita. 
Bisogna avere qualcosa da lasciarsi alle spalle quando si decide passare dall'altra parte e di scostare l'ultimo velo.

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