IL CREARE BUONO

Lisbona - Bevitori fuori dalla chiesa (2015)

L'energia creatrice che è amore-comprensione-creatività, può essere attivata in uno stato di equilibrio del corpo-mente, se indotta dal desiderio. Quando la mente è quieta e il corpo è sano, l'energia creatrice (emanazione divina) può essere meglio catalizzata. Sarà poi la qualità del desiderio a definire il valore dell'esperienza personale; armonica se il desiderio è disinteressato, turbolenta se invece diamo troppa importanza al risultato finale. 
La creatività è in ogni caso uno stato di forte presenza atemporale. Spesso è proprio colui che è privo di un equilibrio interiore ad indugiare nel processo creativo per fuggire lo stato di pensiero (negativo) che è fondamentalmente tormento. È il fantomatico “artista maledetto” che usa la creatività come analgesico, consapevole di poter sedare, almeno per un po', la sua sofferenza interiore. Forse proprio per questo suo bisogno impellente riesce ad infondere al suo messaggio una forza nuova e di grande impatto. 
Creare è un processo che annienta il pensiero, una sorta di stato meditativo, un vero e proprio esercizio spirituale. Attuarlo con una profonda consapevolezza e la mente libera dal vincolo dell'ambizione è una forma di preghiera. 

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