SAPIENS p.5

Come i nostri progenitori che lasciavano impronte sulle pareti delle caverne, i sapiens moderni continuano a lasciare tracce del loro cammino in mondi più o meno virtuali. Un fotografo li aiuta a rimanere aggrappati nella storia immaginata della realtà, grazie a quadri che ricordano, in qualche modo, delle effigi rupestri contestualizzate in paesaggi moderni. I soggetti, proprio per la loro voglia di lasciare un segno, si stagliano sempre ben definiti anche nel caos che li circonda. Dove mancano questi protagonisti, non possiamo ignorare il loro intervento sul territorio, quell'irrefrenabile desiderio di testimoniare la loro esistenza.
Siamo quello che siamo per colpa o per merito della nostra smania di raccontare storie, e in un mondo in cui queste storie sono diventate le fondamenta su cui costruiamo le nostre vite, terribili, meravigliose e immaginifiche, che male potrebbe fare una storia in più o in meno?



5a. Cortile di casa – Utrecht 2019 

Nello sporgermi verso l'entrata di questo cortile di casa mi sono subito sentito un intruso. Anche se mi trovavo in un luogo pubblico, il marciapiede della strada, il mio desiderio di fotografare quel cortile pieno di oggetti personali mi faceva sentire un ladro. La cosa che mi attraeva era il pallone, lasciato distrattamente da un bambino rapito al suo gioco. È questo quello che racconta la foto: la storia di un gioco interrotto, il gioco di un bambino spensierato. Oltre la porta di casa ci sono gli affari di famiglia, le regole, gli orari, le abitudini ed ogni sorta di idee adulte. Al gioco dei ragazzini non è permesso entrare.




5b. Bambino gioca tra le pietre antiche – Ronciglione 2019

Di riflesso, a migliaia di chilometri di distanza, un bambino gioca tra quelle che sembrano le rovine di un antico impero. Passano le generazioni, i costumi e le culture di ogni età, ma il gioco rimane, primo ed unico grande maestro di vita.


Commenti

Post popolari in questo blog

POTENZIALITÀ VISIVA = POTENZIALITÀ DIVINA p.5

GENERARE LUCE

DISEGNI URBANI