RISCHIARE NUOVE GEOMETRIE

A misura d'uomo - Amsterdam 2018

Soffermarsi su un'immagine significa intuire la possibilità di una lettura più profonda. Oggi siamo abituati a "leggere" centinaia o anche migliaia di immagini al giorno (film e video non sono altro che sequenze fotografiche), e ognuno di noi ha il suo personale dizionario per interpretare queste esperienze visive. Chi ha una certa cultura fotografica, magari grazie alla lettura di saggi o altri documenti didattici, avrà senza dubbio un dizionario molto diverso da un utente social, ad esempio. 
Quando leggo questa foto, non posso fare a meno di apprezzarne le geometrie. In una finestra di 2x3 può succedere di tutto, l'importante è che ci sia armonia tra le linee, le forme, i colori e i contrasti. Meno distrazioni ci sono, più facile e più gradevole risulta la lettura di una foto. Si tratta, più o meno, della regola applicata alla musica popolare: una canzona in quattro quarti, suonata su quei tre o quattro accordi appetibili, dà sempre risultati sicuri, spesso banali, scontati, ma funzionali. Una canzone così la potremmo paragonare ad un ritratto con sfondo sfumato, oppure a un paesaggio classico. La foto qui sopra invece sembra avere molte distrazioni, troppe linee e forme sbilenche, soggetti fuori asse e poco convincenti. Eppure mi viene da rileggerla, ancora ed ancora...Ha un che di progressivo, di sperimentale. Forse è proprio questo che mi piace...

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