DAL MOMENTO DECISIVO A QUELLO SFUGGENTE

Lisbona - Torre di Belem (2015)

Mi chiedo se l'approccio pacifico del "testimone" possa trasferirsi nell'immagine evocando un proprio stile.
Se la foto trasmette al pubblico la stessa sensazione con cui è stata registrata, al di là dei soggetti e degli argomenti trattati, cioè uno stato di serenità, armonia e soprattutto presenza, allora credo possa davvero garantire uno stile. Di sicuro sarà un coefficiente da tenere in considerazione, non solo durante l'atto fotografico ma anche nel susseguente processo di fruizione.
L'occhio del fotografo raramente riposa. Ritaglia immagini del vero collezionando false testimonianze del presente. La foto è senz'altro un esempio calzante se si vuole descrivere il momento, eppure si tratta sempre di un momento innaturalmente congelato. Un momento sfuggente che è mero surrogato della realtà, perché per quanto ci si sforzi, lo stato di presenza che è la causa del "momento" non potrà mai essere descritto nella sua totalità da una semplice immagine.

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