IL GUARDARE INNOCENTE

L'oceano negli occhi di un bambino (2010)

Se avessi gli occhi un bimbo non mi limiterei a vedere ma riuscirei anche a guardare, e nel guardare le immagini verrebbero a me in tutta la loro meravigliosa semplicità. Spesso metto in mano ai miei figli una macchina fotografica e loro riescono sempre a stupirmi. Non rompono le regole dell'inquadratura, perché questo comporterebbe il conoscerle, e non si soffermano a pensare, ma sono totalmente guidati dalla curiosità per il soggetto e dall'entusiasmo della scoperta. La consapevolezza del loro testimoniare è latente, e proprio per questo più spontanea e sincera, un filo diretto tra l'immagine e il CCD che bypassa il ragionamento e le emozioni negative, la paura, la tensione, e gli affari dell'ego. Tornare a guardare come fanno i bambini, meravigliandosi di tutto, è la grande sfida del mio fotografare, ricordandomi ovviamente che la cosa più importante, proprio come per loro, è prenderla sempre come un gioco.

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