VISIONI LATENTI

Gelato al Ponte Vecchio (2016)

C'è un ritorno all'immagine. La foto acquista potere imprimendosi nella memoria. Il vedere la foto diventa esperienza che nel ripetersi si rafforza. Tornare frequentemente alla solita immagine permette la costruzione di un rapporto emotivo. Proprio come la scena del mondo reale ha bisogno di un certo ammontare di tempo per imprimersi sul supporto chimico o elettronico, così l'immagine richiede tempo per imprimersi nell'esperienza del vedere. E ad ogni nuova lettura, proprio come in un bagno chimico, affiora un nuovo dettaglio.
Tutte sono immagini latenti nel gioco dell'inganno.
In verità la prima esperienza visiva rimane quella più reale. Ogni conseguente rilettura diventa materiale da costruzione per nuove splendide concettualizzazioni che, per loro natura, portano sempre molto lontano dalla realtà delle cose.  

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