SCEGLIERE NON SCEGLIERE

Casse sotto un ponte (2014)

La scelta può originare tensione. Scegliere di non fotografare come atto di ribellione alla pratica di massa può portare ad un conflitto interiore. Si può continuare a scattare senza un fine preciso, ma anche questo potrebbe diventare uno scopo ossessivo e creare resistenza, attrito. L'azione naturale è la via più sicura, il normale accadere della pratica fotografica, come ricerca estetica o strumento di cronaca. Esiste forse uno scopo più meritevole di un altro oltre l'ambizioso gioco del divenire?
Ammucchiamo pretesti per sentirci più nobili, come casse di materiali da costruzione impilate vicino ad un cantiere, perché ci è stato detto che costruire è l'unica via per lasciare traccia di noi.
Spesso le idee diventano più pesanti dei blocchi di cemento, tanto che neanche un caterpillar riuscirebbe a rimuoverle.  

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