GIULLARI DI STRADA

Berlino - Il muro dei bimbi (2014)

Quando faccio fotografia di strada ho sempre un occhio di riguardo per la street art, un tipo d'arte che amo molto. Mi piace contestualizzarla nel paesaggio, spesso monocromando l'immagine per separare i due messaggi visivi, il graffito e la foto. Ho iniziato ad avvicinarmi alla fotografia con l'indagine del territorio, uno stile che in qualche modo unisce la fotografia di strada a quella architettonica. Testimoniare il cambiamento urbano di una città è un modo distaccato ma abbastanza oggettivo per comprenderla in profondità e capirne l'evoluzione. Da qui inizia la mia ricerca di una contestualizzazione della street art all'interno della scenografia cittadina, perché il significato di un graffito non può essere unicamente autoreferenziale, ma deve forzatamente instaurarsi all'interno di un territorio prescelto.
Il mio click è anche un gesto di empatia nei confronti di chi, passando di lì con i suoi colori, ha lasciato un pezzettino di sé. E' forse un desiderio di connessione il mio, l'apertura ad un dialogo creativo tra due giullari di strada, che sfidano il grigiore del cemento e la durezza degli spigoli. L'anima della città vive di questi colori e di queste forme, ricordandoci che dietro migliaia di finestre e porte tutte uguali, si reclama ogni giorno la vita. 

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