LO SGUARDO DEL BAMBINO

Dreanthe - Mees (2017)


I bambini che giocano con una fotocamera riescono spesso a sorprendermi. Dare loro l'opportunità di esprimersi attraverso delle immagini è un esercizio che faccio regolarmente e con risultati sempre stimolanti. Osservando le foto di questi piccoli e avidi scrutatori del mondo imparo ogni volta qualcosa di nuovo sulla composizione, su come quella di un fotografo esperto sia fortemente condizionata e come invece qualcuno privo di preconcetti possa facilmente sondare nuovi territori, seguendo un istinto particolare, perché animato solo dal desiderio di catturare l'esperienza. Ce l'abbiamo tutti fin dalla nascita questo istinto o si è sviluppato a causa delle pratiche mondane di questa nostra società dell'immagine? 
Non ho una risposta a questa domanda. I bambini vedono, riconoscono e desiderano fermare il momento, carpire la testimonianza. Da quello che ho potuto osservare, sembra proprio qualcosa di istintivo. 
Mi chiedo anche: può la foto di un bambino mentire? E chi è che mente? Il bambino, chi contestualizza l'immagine o chi la guarda? 
Forse nessuno o forse tutti e tre. D'altronde i bambini sono dei maestri nel dire bugie. Eppure, anche in questo caso, il gesto non può mentire. Puro e genuino è lo slancio del fanciullo che è alla scoperta del mondo e sente il bisogno di catturarlo. In realtà il mondo è già suo, e il gesto gli serve soltanto per affermare questa sua appartenenza.

Il bambino mente per gioco, l'adulto lo fa per paura. In fotografia come nella vita la paura può tirare fuori il peggio di te. Tutti siamo pronti a mentire se la nostra reputazione è messa in discussione, e la reputazione ha a che fare con l'immagine che qualcuno ha di sé all'interno di un contesto sociale. Una volta che ci siamo identificati profondamente nella persona, la paura di perdere questa identità fittizia ci induce a mentire disperatamente. È la prima bugia che chiama tutte le altre.
La verità invece è semplice ed accessibile a tutti. Chi la comprende è pervaso da un grande senso di libertà, e in questo stato la paura dilegua. La menzogna è invece complicata, infima, fonte di ogni problema. Se solo capissimo questo semplice concetto potremmo sperimentare un senso nuovo di libertà, qualcosa che abbiamo perduto tanto tempo fa, insieme agli occhi del bambino.


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