ESTERIORITA'

Esterno - Italia (2015)

Così come le sedie vuote definiscono l'assenza di un soggetto, e la curva del vicolo lascia intuire qualcosa che si nasconde alla vista, anche gli esterni parlano del non-visto, cioè di quello che si cela oltre porte e finestre chiuse.
Ma le metafore per una volta vorrei lasciarle a chi ama trastullarsi con i giochi del pensiero, per tornare a focalizzare l'attenzione sul rituale fotografico. La tecnologia ha semplificato il gesto di acquisizione dell'immagine in modo esponenziale. Agli albori della fotografia, se si voleva riprendere un paesaggio, era necessario portarsi dietro l'intera camera oscura, mentre oggi tutto quello di cui abbiamo bisogno sta in un telefonino. L'unico strumento che la tecnologia non è in grado di facilitare è il nostro discernimento, che ci permette di vedere le cose oltre la loro superficialità.
Camminare in una torrida giornata d'estate con la macchina fotografica in mano alla ricerca del richiamo dell'immagine è un aspetto di questo rituale. Nel compierlo mi sento più vicino a me stesso, alla mia spiritualità, a Dio. Forse la foto qui sopra parla anche di questo.

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