PROVA DI PRESENZA

Ragazzi sul muricciolo - Praga (2014)

Il processo fotografico imprime su un supporto la prova visiva di uno stato di presenza. Il riconoscimento dell'essere si ha prevalentemente attraverso i sensi (nello stato di sonno profondo il senso dell'essere è latente) e la vista è tra questi il più assertivo (se non vedo non credo). Trovo che questo sia il legame più importante tra fotografia e spiritualità, almeno dal punto di vista teorico. Eppure questa prova visiva deve sempre relazionarsi con il tempo, che sfugge al significato stesso di presenza. Infatti si può dire di "esserci", ma non di "esserci stati", mentre la foto implica qualcosa di accaduto, cioè di inevitabilmente passato.

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