POSSIBILITA'

Lisbona - Donna e Cane (2015)

Le possibilità sono praticamente illimitate, mentre il testimone è uno. Le convenzioni dell'immagine cambiano con la storia della fotografia e le implicazioni sociali. L'occhio dell'obbiettivo non può essere un occhio obbiettivo almeno che non si scavalchino queste convenzioni.
Ma se il motivo principale e definitivo è quello di guardare, nella sua più alta forma che è pura contemplazione del divino, allora le regole si perdono nelle trame dell'ego. Rimane la ricerca, spirituale, delle forme, di se stessi, del bello, dei soggetti, della luce, perché oltre ogni retorica è sempre lei che opera il disegno, e questo dovrebbe farci riflettere. Noi lo confiniamo in un immagine, reclamandone la paternità, ma nella fotografia, forse più che in ogni altra arte, appare così evidente la non causalità dell'opera. Forma, luce, strumento, soggetto, occhio, chimica, supporto, medium... è una danza di variabili che si lasciano accadere. L'idea di avere il potere di controllarle è ingenua idiozia.


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