TANGIBILE

Lione 2016


Ho riconosciuto l'importanza di dare tangibilità alle mie foto, trasportarle dalla loro natura apparente ad uno stato materiale, come è stato necessario per oltre un secolo e mezzo. Le fotografie digitali o digitalizzate che appaiono sugli schermi degli smartphones e dei computer sono "immagini faniche", visioni condizionate dal funzionamento degli apparecchi. Quando gli schermi si spengono le foto scompaiono, come se non fossero mai esistite. Ne parla Italo Zannier nel saggio "La Lanterna della Fotografia" e la trovo una riflessione importante. Spiega perfettamente da dove sorge il mio bisogno di stampare le foto che faccio.
Inserendole in un contesto progettuale come il format del libro, non solo riesco a renderle "materiali", ma le trasformo in segni di un messaggio più ampio, che non si sofferma soltanto sul significato di ogni singola immagine ma testimonia la pratica rituale del fotografare.
Le fotografie tornano ad essere reperti tangibili, materiali e inalterabili. Ho bisogno di saperle tali.

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